Percorsi terapeutici

Percorsi terapeutici

"Se si è depressi, si vive nel passato. Se si è ansiosi, si vive nel futuro. Se si è in pace, si vive nel presente."

Lao Tzu

Affrontare con maggiore serenità e consapevolezza le proprie giornate permette di vivere la vita al meglio, pienamente e in modo più tranquillo.
Grazie a percorsi terapeutici personalizzati, ogni paziente può superare le proprie paure, i timori e le preoccupazioni quotidiane.
L’eccessivo stress, gli stimoli sensoriali a cui ogni giorno siamo sottoposti, possono trasformarsi in emozioni e sensazioni negative, che tendono a opprimere la persona in modo più o meno grave. 

Propongo percorsi terapeutici mirati, dedicati al benessere completo della persona: sia degli adulti che delle coppie e degli adolescenti.

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Consulenza psicologica e psicoterapia individuale

Scegliere di affidarsi a uno psicologo, generalmente, rappresenta una scelta dettata da un precedente stato di disagio. Questa sofferenza può manifestarsi in numerose modalità, più o meno gravi.

Il disagio psicologico può nascere al termine di una relazione affettiva, quando avviene una rottura sentimentale, quando si ha una problematica lavorativa oppure quando si è costretti ad affrontare un lutto improvviso.


La problematica psicologica spesso si manifesta in forma di fobie, ossessioni, attacchi di panico, ansia oppure disturbi alimentari. È giusto intraprendere percorsi terapeutici mirati quando si iniziano a vivere emozioni negative, quando si ha un brutto rapporto con se stessi o con gli altri, ma anche quando si ricerca una risposta qualificata alla domanda “perché sto così male? Cosa mi provoca tale sofferenza?”.


Dare una risposta a questa domanda, un senso alle proprie emozioni, rappresenta il punto di partenza verso la serenità psicologica. Il supporto offerto dalla nostra psicoterapeuta e psicologa di Frosinone ti permetterà di ritrovare te stesso, di raggiungere un senso di benessere ormai dimenticato e sempre desiderato. 

Sostegno psicologico adolescenti

L'adolescenza è senza dubbio una tappa fondamentale nel processo di crescita in cui si costruiscono le fondamenta della propria immagine di futuro adulto.
Le difficoltà che un ragazzo o una ragazza si trovano a dover affrontare in questa particolare fase della vita possono sfociare in stati di sofferenza, paura e disorientamento. Loro vorrebbero solo smettere di stare male, trovare un po’ di equilibrio ed essere capiti.

Il sostegno psicologico è un’attività che lo psicoterapeuta utilizza per supportare l’adolescente e aiutarlo a comprendere ed alleviare i suoi disagi emotivi e comportamentali.
Il terapeuta e il ragazzo lavorano insieme per comprendere e chiarire le emozioni attraverso i sintomi, le difficoltà e le problematiche.

L’obiettivo è quello di aiutare il ragazzo ad individuare le risorse e le strategie adeguate per affrontare le sue difficoltà.

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Psicoterapia di coppia

La terapia di coppia ha come obiettivo cercare di capire la situazione migliore e più adatta per quel tipo di coppia, per queste ragioni non deve essere orientata a mantenerla per forza unita.
Vediamo quali possono essere i principali benefici della terapia di coppia:

  • i membri della coppia riescono a valutare in maniera più obiettiva il comportamento dell’altro;
  • si migliora la capacità comunicativa e l’interazione tra i partner;
  • si impara ad affrontare i conflitti e a trarre da essi importanti insegnamenti per il futuro;
  • si evidenziano i punti di forza della relazione, in modo tale da poter costruire insieme un nuovo inizio.


La consulenza matrimoniale si basa sull’analisi delle dinamiche della coppia, per poter elaborare specifiche strategie di comunicazione finalizzate alla creazione un nuovo equilibrio tra i partner.

Esistono molti tipi di terapie di coppia, ma ciò che conta è la capacità di creare una buona linea di relazione analista-paziente.

Questa relazione si chiama “alleanza terapeutica” ed è questo il vero punto di forza di una buona terapia.

EMDR

La tecnica EMDR (Eye Movement Desensitization and Reprocessing Desensibilizzazione e Rielaborazione attraverso Movimenti Oculari) si è sviluppata a partire dalla fine degli anni Ottanta e rappresenta una delle tecniche maggiormente raccomandate per trattare il trauma, stante la sua comprovata efficacia.

Il protocollo d’intervento prevede, durante la focalizzazione di alcuni elementi del ricordo traumatico, una “stimolazione bilaterale” sensoriale (oculare, tattile e uditiva). L’EMDR attiva il sistema cerebrale deputato al processamento dell’informazione relativa all’intensa esperienza traumatica che il cervello, fino a quel momento, non è stata in grado di processare e neutralizzare. Pensieri, emozioni e sensazioni vengono resi consapevoli, in modo che possano essere integrati con le restanti informazioni a disposizione del cervello.

L’effetto di distanziamento prodotto dalla stimolazione bilaterale fornisce alla persona la possibilità di focalizzarsi sulle memorie traumatiche senza esserne sopraffatta e “rivivere” (catarsi) l’esperienza traumatica.


L’EMDR:

a) “allenta e scioglie” i processi associativi, consentendo un rapido accesso a memorie e immagini dolorose del passato, consentendo alla persona di associare il dolore attuale agli eventi traumatici del passato;

b) esercita la sua azione terapeutica senza che il soggetto debba articolare verbalmente la causa della sua sofferenza;

c) attenua il dolore associato all’esperienza passata e aumenta i sentimenti di conforto emersi dal supporto altrui.

I pazienti spesso non sono in grado di distinguere la differenza tra interno ed esterno. Lo scopo dell’EMDR, quindi, è prestare attenzione alle sensazioni minacciose che sperimentano, per poi collocarle nel posto a cui appartengono, nel tempo e nello spazio appropriati. 

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Mindfulness

Che cos’è la Mindfulness?

La pratica della Mindfulness ruota attorno a due concetti fondamentali: quello di consapevolezza e quello di concentrazione.

La consapevolezza non è altro che la capacità di agire quanto più possibile in modo intenzionale, dirigendo uno sguardo puntuale ma non giudicante a ogni cosa si faccia, si dica, si pensi.

La concentrazione è lo sforzo positivo della mente che si allena per dirigere l’attenzione verso il suo oggetto in maniera pura, senza l’interferenza del pensiero che risente dell’esperienza passata o delle proiezioni sul futuro.

Secondo la definizione di Jon Kabat-Zinn, scienziato e teorico del protocollo MBSRMindfulness significa “porre attenzione in un modo particolare: intenzionalmente, nel momento presente e in modo non giudicante” (1994, p. 63).

La Mindfulness è, dunque, una disciplina che insegna a coltivare l’attenzione in modo saggio, salutare e pulito.


L’obiettivo è quello di conoscere se stessi e il mondo attorno per ciò che realmente sono: guardandoli con freschezza e capacità di accettazione, imparando a radicarsi nel momento presente e procedere nella vita senza stress, un passo alla volta.

  • In cosa consiste praticamente la Mindfullness?

    La Mindfulness è una pratica articolata sulla meditazione. È un allenamento fondato su esercizi specifici che coinvolgono il corpo e l’attenzione il cui fine è coltivare l’abitudine alla consapevolezza per conseguire uno stato mentale più incline alla soddisfazione e alla felicità.


    l’esercizio costante della Mindfulness si articola nel rivolgere l’attenzione al presente, momento dopo momento. Per sostenere l’attenzione, si utilizzano alcuni supporti naturalmente disponibili alla mente in ogni possibile occasione:


    il corpo (prestando attenzione al respiro, ad alcune aree specifiche o al corpo nella sua complessità, scandagliandolo una parte alla volta);


    le percezioni dei sensi (tutto ciò che è raccolto dai sensi, ovvero udito, vista, tatto, olfatto, gusto, e dalla mente) che offre una risposta fisiologica, fisica o psicologica a ciò che ci piace, ciò che non ci piace e ciò che suscita indifferenza;


    le emozioni-formazioni mentali (le costruzioni mentali che seguono le percezioni dei sensi, come la rabbia, il desiderio, il dolore, la compassione);


    gli oggetti della mente (ciò che, in senso reale o astratto, suscita le formazioni mentali dopo essere stato percepito dai sensi: voglio possedere qualcosa che suscita il mio desiderio dopo che gli occhi ne hanno colto la bellezza, vale tanto per un oggetto ma anche per una condizione).


    L’osservazione di questa concatenazione di fenomeni, guardata nella sua dinamica fisica e senza esprimere giudizio positivo o negativo, promuove a lungo andare uno stato di calma non reattiva, uno spazio vuoto tra accadimento e risposta soggettiva che permette alla mente di affrontare il presente per ciò che è, senza sovraccaricare la realtà di ulteriore sofferenza aggiuntiva derivata da pensieri, aspettative, resistenze e giudizi.



Cos’è la Terapia Dialettico Comportamentale (DBT)

La DBT è un trattamento di tipo cognitivo-comportamentale che è basata sulla Mindfulness e aiuta le persone a non rimanere bloccate in posizioni rigide ed estreme che le portano, spesso, a scegliere tentativi di soluzione disfunzionali e che alimentano la sofferenza perché basati sull’ incapacità di contemplare simultaneamente desideri e tendenze contrastanti e di riconoscerne la duplice validità. 

La DBT (Terapia Dialettico Comportamentale) mira a ricostruire una vita in linea con i valori e i bisogni della persona, lavorando sugli stati emotivi molto intensi e dolorosi che prendono spesso il sopravvento e che sono accompagnati da comportamenti impulsivi disfunzionali e da modalità di entrare in relazione con l’altro che interferiscono con i personali obiettivi di vita.


La DBT ha aiutato molte persone ad affrontare le difficoltà associate alla disregolazione emotiva a ciò conseguente. Essa viene intesa come incapacità di regolare in maniera efficace stati emotivi intensi e dolorosi e come ridotto controllo degli impulsi e, per questo, la DBT si è mostrata efficace anche nei casi di Disturbo Post-Traumatico da Stress, nei Disturbi del Comportamento Alimentare e nella Dipendenza da sostanze

La procedura originale e completa della DBT si realizza in setting individuali e di gruppo e si fonda su un approccio basato sull’acquisizione di abilità (skills), in combinazione con esercizi fisici, comportamentali, cognitivi e meditazione, con la finalità di promuovere la regolazione delle emozioni, tollerare lo stress e migliorare le relazioni.

  • Quali sono gli obiettivi della DBT?

    La DBT promuove il raggiungimento di una sintesi e di un equilibrio tra accettazione e cambiamento.


    Accettazione: cambiare la relazione con eventi dolorosi fuori dal proprio controllo e accogliere la propria vita così com’è, accettando le proprie emozioni, i propri pensieri e la propria storia, imparando a riconoscere gli aspetti funzionali e di saggezza che sono in ognuno di noi.


    Cambiamento: modificare i comportamenti, le emozioni e i pensieri che causano e alimentano la sofferenza, e la nostra relazione con essi, in modo da portare la propria vita nella direzione dei propri bisogni, desideri e valori.





    I principali strumenti della DBT


    Tra le strategie terapeutiche impiegate nella DBT, ricordiamo:




    la validazione: il terapeuta supporta il paziente nell’espressione emotiva, considerando attentamente le emozioni esperite e riconoscendone la validità relativamente al contesto. Lo aiuta inoltre ad osservare e descrivere i propri comportamenti senza giudicarli;

    il problem solving: i comportamenti disfunzionali vengono considerati come problemi da risolvere;

    l’analisi delle catene comportamentali: antecedenti, identificazione e conseguenze dei comportamenti problematici;

    la dialettica irriverente: il terapeuta commenta direttamente i comportamenti disadattivi e i loro effetti, ne evidenzia i paradossi, è aperto e franco.


La Schema-focused cognitive therapy: un approccio integrato per il trattamento di problematiche difficili, croniche e di personalità

La Schema-Focused Cognitive Therapy, sviluppata da Young è un modello teorico e un approccio psicoterapeutico innovativo e articolato che combina le tecniche di Terapia Cognitivo Comportamentale, ampiamente dimostrate, con elementi derivati dalla teoria dell’attaccamento, da terapie interpersonali e psicodinamiche al fine di aiutare i pazienti affetti da problematiche psicologiche radicate. La Schema Therapy è particolarmente utile nel trattamento di pazienti con difficoltà complesse come i Disturbi di Personalità, in particolar modo il Disturbo Borderline di Personalità.

E’ dimostrata, inoltre, la sua efficacia nel trattamento di ansia e depressione cronica, disturbi dell’alimentazione, problemi di coppia, e nella prevenzione delle ricadute del disturbo da uso di sostanze. Alcuni studi evidenziano come vi siano degli effetti positivi anche con pazienti che soffrono di Disturbo  Evitante di Personalità e Disturbo Antisociale di Personalità, nonché con patologie psichiatriche definite croniche.

La Schema Therapy trae le sue origini dal riconoscimento dell’esistenza di una serie di bisogni emotivi universali che ogni essere vivente presenta fin dalla nascita e per tutta la vita. Il soddisfacimento adeguato di questi bisogni nell’infanzia favorisce un equilibrio psicologico interno sano che rende l’individuo capace, nell’arco della sua vita, di imparare a soddisfare da solo tali bisogni in modo funzionale al benessere psicofisico.


Questi bisogni emotivi universali includono:

a) i bisogni di sicurezza, stabilità, cura e accettazione;
b) i bisogni di autonomia, abilità e senso d’identità;
c) il bisogno di essere liberi di esprimere le proprie esigenze ed emozioni;
d) il bisogno di spontaneità e gioco;
e) il bisogno di limiti realistici che favoriscano l’emergere dell’auto-controllo.


L’obiettivo della Schema Therapy e quindi quello di trasformare uno schema maladattivo in uno più funzionale e siccome lo schema è un insieme di ricordi, pensieri, emozioni, sensazioni somatiche la correzione consisterà nel diminuire proprio la pervasività e l’intensità di questi. Naturalmente si lavorerà per ottenere anche un cambiamento a livello comportamentale attraverso l’apprendimento di nuove strategie adattive e di stili di coping più funzionali.

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